domenica 8 novembre 2020

Tour dei laghi - 8 novembre 2020


Breve giro di appena 95 km in due ore e mezza tra le valli di Fiastra, Fiastrone e Chienti. Partenza alle 14,30, temperatura ottimale, 19 gradi. Il traffico, come al solito nelle belle giornate, è sostenuto sia in direzione monti, sia dei veicoli in fase di rientro. 

Dopo la disavventura della scorsa settimana, la moto sembra rinata. Risponde benissimo, sembra ieri che l'ho messa in garage per l'ultima volta. La direzione verso Sarnano è da medio traffico, sorpassare non è un problema, anche con i "trenini" (gruppo di due o più auto incolonnate, con la prima che fa l'andatura a ritmo di guidatore della domenica ndr.). Tuttavia, prima di Pian di Pieca, un lungo treno, con diverse curve e traffico intenso, mi fanno perdere un bel po di tempo. Nel rettilineo brucio tutti e... tolgo il gas quando il display avverte i 140. 😮

A Pian di Pieca la svolta a sinistra verso il lago di Fiastra. La strada è ottima, la temperatura scende bruscamente, si percepisce nettamente, il termometro segnala 13 gradi. Tuttavia il problema è il sole, sono appena le 15, che sta scendendo con direzione diametralmente opposta a quella di marcia. Passare dalla zona in ombra a quella assolata, all'uscita di una curva, è qualcosa di tremendamente fastidioso. E cosi, per la seconda volta, mi devo limitare (giuro che in un paio di casi sono arrivato al limite di fermarmi). In altri tratti, però... si apre senza problemi e... tocco il limite mai visto su questa strada (che non vi dico...). 


A S.Lorenzo, frazione di Fiastra sul lago, c'è un discreto movimento, tuttavia poche sono le moto presenti (sono le 15,15 e le ombre, complici le montagne, sono già incombenti). Il tempo di riscaldarsi al sole... ma dopo un quarto d'ora anche questo scorcio rimane in ombra e la temperatura improvvisamente si fa frizzante. E ora di ripartire, non prima di fare una foto all'unica moto presente in questo momento (oltre la mia, chiaramente).


La discesa da Fiastra a Polverina, sulla vallata opposta, è ostacolata da numerosi trenini. Tuttavia, il traffico nel senso opposto è scarso, quindi superarli è abbastanza facile. Di moto, una manciata, se ne contano giusto sulle dita di una mano. Da Pievetorina si svolta in direzione Caccamo, passando per il vecchio tracciato della SS77. Che, sorpresa, presenta un manto appena rifatto... e nessuna auto ! 😁
Si può liberare qualche cavallo in più... libidine. Il quickshifter fa il suo dovere, le gomme sembrano incollate al suolo, lo stacco al limite non mette minimamente in imbarazzo il retrotreno, non riesco a trovare il limite. 😧
Arrivo al lago di Caccamo, con un sorriso a trentadue denti, seconda pausa. 

Qui il casino impera, solito mercatino domenicale, via vai di persone che scendono al lago. Mi fermo a distendere la mente di fronte al paesino arroccato sul lato opposto di Pievefavera, uno dei castelli di Caldarola. C'è una pace, rispetto al casino di 500 metri più avanti, che si rimarrebbe anche un pò ma le ombre della sera sono oramai arrivate. Riparto e senza affanno torno alla partenza alle 17 in punto. Un giro classico, pochi chilometri, ma le giornate autunnali non consentono di più. Dopo un mese di fermo, più o meno "forzato", non ho risentito minimamente della sosta. Sembrava ieri che ero sceso per l'ultima volta. E adesso... chi glielo dice (alla moto) che fino a domenica non si esce ? 😂

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